E’ iniziato il conto alla rovescia sui nostri social verso la mobilitazione #NOCCS del 12 maggio. Una frase al giorno da condividere, su cui riflettere. Il sommo poeta – preoccupato, spaventato, incredulo e sconvolto – si rivolta nella tomba, ci viene incontro e dice la sua.
La Divina Commedia For Future – Perché?
Ormai non può essere notizia di pochi. Il 22 aprile per la giornata mondiale della Terra hanno parlato tutti della situazione del nostro pianeta. Ne hanno parlato televisione, radio e giornali, in tutti i modi possibili. La crisi climatica ed ambientale esiste e deve essere risolta. Dobbiamo agire adesso o non potremmo rimettere più a posto le cose. Ci siamo riusciti per il pericoloso buco dell’ozono. Se ci impegniamo, ce la possiamo fare anche con questa sfida.
Uno dei nodi cruciali che dobbiamo risolvere, sono le emissioni di CO2 che scaldano il pianeta, per fare in modo che la temperatura non superi di oltre 1,5°/2° la media del periodo preindustriale.
Le soluzioni sicuramente riguardano in primis la riduzione delle emissioni di CO2 a cominciare dalle fonti che ne producono di più:
- riscaldamenti/condizionatori
- allevamenti intensivi
- deforestazione
- cementificazione
- trasporto
Questi fra i più importanti. Iniziamo da questo impegno su scala nazionale ed individuale.
Non possiamo pensare di costruire un impianto mangia CO2 che nel frattempo necessita di materie prime per essere costruito, energia per trasformare le materie prima, energia per assemblare l’impianto, energia per mandarlo in funzione e mantenerlo. Tutta energia ancora fossile e quindi generatrice di CO2.
Per nascondere la polvere (CO2) sotto al tappetino, genero altra CO2?
Non è questa la strada. Diciamo no ad ENI ed alla sua brillante idea.
In realtà, non è un’idea tutta sua, poiché questo tipo d’impianti sono stati già realizzati e poi chiusi da qualche anno in svariati posti nel mondo con esiti fallimentari dal punto vista economico ed ambientale. Inoltre, questo è da sottolineare, questi impianti si basano su un principio sbagliato. Prima riduci e nel mentre, pianta alberi e posidonia oceanica che sono degli ottimi mangia CO2.
La posidonia inoltre abbassa la temperatura dell’acqua, la sua acidità, protegge le coste dall’erosione e produce ossigeno. La natura meglio di chiunque, sa riparare i nostri danni. Intanto noi impegniamoci ad emettere meno CO2.
Diciamo NO all’impianto CCS di ENI a Ravenna. Unisciti a noi.