A.B.E.T.E. A Beautiful Tree’s Enchantment
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A.B.E.T.E. di Piazza San Pietro – A.B.E.T.E. of St. Peter’s Square
Natale 1982. In Polonia un abete viene reciso e donato a S.S. Papa Giovanni Paolo II per farne il primo albero di Natale di piazza San Pietro.
Natale 2021. Un abete centenario viene reciso in Trentino. Per la quarantesima volta si sacrifica un albero monumentale per un uso che non può dirsi legato alla tradizione, quanto piuttosto all’esigenza di stupire per grandiosità.
Esprimiamo il nostro disappunto per quanto è stato fatto ripetutamente e lanciamo un accorato appello per far sì che non accada più, dando ascolto alle parole di S.S. Papa Francesco.
Sua Santità, nell’enciclica Laudato Sì, non avrebbe potuto essere più incisivo. Di seguito alcuni estratti.
(202) “Molte cose devono riorientare la propria rotta, ma prima di tutto è l’umanità che ha bisogno di cambiare“.
Il Vaticano non può sottrarsi a questa sfida, da cui dipenderà il futuro dei nostri figli e nipoti.
L’esempio di conversione ecologica che può essere consegnato al mondo intero, attraverso la scelta ecosostenibile di risparmiare un vero abete per il 2022, è di portata simbolica globale.
(216) “Non si tratta tanto di parlare di idee, quanto soprattutto delle motivazioni che derivano dalla spiritualità al fine di alimentare una passione per la cura del mondo“.
È esattamente ciò che chiediamo, alimentare la passione per la cura del mondo, attraverso un segnale che non potrà passare inosservato.
(217) “Tuttavia dobbiamo anche riconoscere che alcuni cristiani impegnati e dediti alla preghiera, con il pretesto del realismo e della pragmaticità, spesso si fanno beffe delle preoccupazioni per l’ambiente. Altri sono passivi, non si decidono a cambiare le proprie abitudini e diventano incoerenti“.
Ci piacerebbe che il Vaticano evitasse di inciampare il prossimo Natale nell’incoerenza, fornendo uno squisito esempio di cambiamento al mondo intero.
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Christmas 1982. In Poland, a fir tree is cut down and donated to H.H. Pope John Paul II to become the first Christmas tree in St. Peter’s Square.
Christmas 2021. A hundred-year-old fir tree is cut down in Trentino. For the 40th time a monumental tree is sacrificed for a use that cannot be said to be linked to tradition but rather to the desire to impress with grandeur.
We express our great sadness for what has been done repeatedly and make a heartfelt plea to ensure that not one more tree will be lost. We are simply asking that you heed the words of H.H. Pope Francis who, in his encyclical Laudato Sì, could not have been more incisive. Following, you may read some excerpts.
(202) “Many things have to change course, but it is we human beings above all who need to change.”
The Vatican cannot escape this challenge, on which the future of our children and grandchildren will depend.
The example of ecological conversion that can be delivered to the entire world, through the eco-sustainable choice of saving a real fir tree for 2022, has a symbolic and global significance.
(216) “More than in ideas or concepts as such, I am interested in how such a spirituality can motivate us to a more passionate concern for the protection of our world“.
That’s exactly what we’re asking for, to fuel a passion for caring for the world through a signal that won’t be able to go unnoticed.
(217) “It must be said that some committed and prayerful Christians, with the excuse of realism and pragmatism, tend to ridicule expressions of concern for the environment. Others are passive; they choose not to change their habits and thus become inconsistent.”
We would like the Vatican to avoid stumbling into inconsistency next Christmas, by providing an exquisite example of change to the entire world.